Questo è l’unico caso in cui una chemioprofilassi è vivamente consigliata. Solo chi si reca in aree certamente indenni dall’infezione malarica (deserti, montagne sopra i 2.000 mt) può soprassedere alla prevenzione, tutti gli altri sono tenuti a farla.
L’incidenza di episodi acuti di malaria nel personale della Croce Rossa Internazionale (CICR) che lavora nell’Africa SubSahariana è di 3,81 casi ogni 1.000 persone/mese. Se consideriamo che un episodio grave di malaria può essere mortale, capiamo bene come sia importante pensare a misure di prevenzione già prima della partenza.
Prima di partire, è bene innanzi tutto valutare la situazione del paese di destinazione, guardando nell’elenco CDC e OMS. Si saprà così qual è il tipo di malaria più frequente nel paese in questione, se esistono resistenza ai farmaci, cicli stagionali o se alcune regioni del paese sono più a rischio di altre.
Acquisite queste informazioni, ci si attrezzerà per :
- evitare le punture: molti prodotti (repellenti, zanzariera per la notte) potranno più opportunamente essere acquistati nel paese. Prima della partenza sarà bene procurarsi un vestiario adatto: abiti comodi e leggeri ma che lascino meno cute esposta possibile, scarpe alte, pantaloni che possano essere chiusi in fondo o infilati nella calzatura.
- iniziare la chemioprofilassi: è bene iniziare la profilassi prima di partire perché a volte i farmaci usati hanno degli effetti collaterali ed è bene saperlo subito per poter avere un consiglio medico ed eventualmente modificare lo schema di trattamento.
Forniamo qui di seguito gli schemi di profilassi più comunemente usati:
- Clorochina due cp300 mg una volta alla settimana: è la profilassi usata da maggior tempo e ha scarsi effetti collaterali. Purtroppo non è più utilizzabile nelle aree clorochino-resistenti (tutta l’Africa). Può essere usata ancora in America Centrale, Haiti, Nord Africa e medio Oriente. Costo 7 euro/anno.
- Clorochina 1 volta/settimana + Proguanil 200 mg/die: è uno schema sicuro, utilizzabile anche in gravidanza. L’efficacia è inferiore al 70% e in alcuni paesi dell’Africa centrale anche meno. Costo 98 euro/anno.
- Meflochina (Lariam) 250 mg/settimana: è efficace in più del 90% dei casi, anche in Africa subsahariana. Ha però un’alta percentuale di effetti collaterali: neuropsichiatrici lievi (sogni strani, ansietà) e gastrointestinali (nausea, diarrea). Molto più raramente, effetti neuropsichiatrici gravi (convulsioni, depressione severa). Costo 150 euro /anno.
- Tetracicline (Doxitetraciclina – Bassado) 100 mg al giorno: è efficace ed indicata nei casi di intolleranza alla meflochina. Controindicato in gravidanza e allattamento. Dà fotosensibilizzazione. Nel 3-7 % dei casi si ha presenza di nausea e vomito. Può dare candidosi vaginale e intestinale. Costo 160 € anno.
- Atovaquone + Proguanil (MALARONE) 1 cp 250 mg/die: è efficace (non segnalati ancora casi di resistenza). Scarsi effetti collaterali ma controindicato in gravidanza e allattamento. Sconsigliato per periodi superiori a 4 settimane, poiché la sicurezza non è dimostrata sui lunghi periodi. Costo (teorico) 1.680 euro/anno.
Qui un utile schema per aiutare a scegliere lo schema più adatto alla propria situazione. Attenzione: non c’è nessuna evidenza scientifica che autorizzi a fare la profilassi con farmaci omeopatici. Per saperne di più, clicca qui.
Come devono comportarsi quei cooperanti che fanno anni e anni in paesi tropicali? Non acquisiscono una immunità contro la malaria? Quando possono interrompere la profilassi?
Certamente contatti ripetuti col parassita stimolano una risposta immunitaria (che è alla base del vaccino contro la malaria, oggi non ancora in commercio ma in fase di sperimentazione). La velocità e l’intensità di questa risposta dipendono dall’Entomological Inoculation Rate (EIR), che è il numero di punture da zanzara infetta ricevute da una persona nel corso di un anno, che varia molto da paese a paese e secondo le stagioni. Chi ha una immunità anche parziale fa ancora episodi di paludismo, ma meno gravi, mai mortali. Non potendo sapere quando si diventa parzialmente immuni, è bene proseguire la profilassi anche per lunghi periodi, associando SEMPRE le misure di protezione contro le punture: reti per il letto con insetticida, repellenti, abiti che coprono. Chi assume clorochina > 2 anni, è bene che faccia una visita oftalmologica ogni 6-12 mesi, a causa del rischio di tossicità retinica legato a questo farmaco.